La Spagna di Almodóvar
I film del famoso regista Pedro Almodóvar sono un viaggio nell'essenza della geografia spagnola. Dagli scenari cittadini in cui Madrid ricopre senza dubbio un ruolo di primo piano, ai paesaggi dell'entroterra spagnolo che rendono omaggio, in particolare, alla sua Castiglia-La Mancia. La bellezza di location sulla costa della Galizia, a Cadice o sull'isola di Lanzarote fanno parte di questo straordinario itinerario attraverso il nostro Paese, che di finzione non ha proprio nulla.
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Madrid, un ruolo da protagonista
Un bosco della località di San Lorenzo de El Escorial, in provincia di Madrid, ha ospitato gran parte delle riprese del primo film in lingua inglese del regista spagnolo, La stanza accanto (2024), interpretato da Tilda Swinton e Julianne Moore.Strade, piazze, locali ed edifici iconici della capitale spagnola sono costantemente presenti in gran parte della filmografia di Almodóvar. Tanto è vero che il Comune di Madrid ha elaborato una mappa dei 272 luoghi che appaiono nei più di 20 lungometraggi che il regista ha girato nella capitale spagnola e in altri punti dell'area metropolitana. Un'occasione ideale per conoscere i luoghi che appaiono in film vincitori del premio Oscar come Tutto su mia madre (1999) e Parla con lei (2002), o in quelli più recenti come Dolor y gloria (2019) e Madri parallele (2021).Inoltre, in ogni punto indicato sulla mappa stradale, viene brevemente descritto il momento nel copione a cui corrisponde, per rivivere le tue scene preferite. Un'altra possibilità è quella di ripercorrere l'itinerario La Madrid di Pedro Almodóvar, concentrandosi sul percorso proposto, con 25 luoghi che permettono di addentrarsi nell'universo creativo del regista spagnolo.
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Dalle spiagge vergini di Lanzarote ai Pirenei aragonesi
La grandiosità dei mari e delle montagne della Spagna è presente anche in molti dei titoli del regista. Buona parte della trama de La legge del desiderio (1987) si sviluppa nella provincia andalusa di Cadice, tra Jerez de la Frontera, la spiaggia di Castilnovo, a Conil de la Frontera, e il leggendario faro di Trafalgar a Barbate.È lo stesso Almodóvar a raccontare che Gli abbracci spezzati (2009) trae origine da una fotografia scattata da lui stesso durante un viaggio sull'isola di Lanzarote. L'istantanea ritrae il panorama di una spiaggia accanto all'impressionante Charco de los Clicos, vicino al Parco Nazionale di Timanfaya, con una coppia casualmente abbracciata. Quel luogo di contrasti profondi tra le acque verdi e la sabbia nera vulcanica aveva affascinato il regista al punto di voler girare il suo film lì. I colori “drammatici, scuri e originali” non sono per lui un paesaggio, ma “uno stato d'animo, un personaggio” in sé. I Jameos del Agua e la scogliera di Famara, nella località di Haría, o i vigneti di La Geria sono stati altri luoghi scelti per le riprese.Il suo film Julieta (2016) è probabilmente una delle storie con la maggiore ricchezza geografica. I viaggi della protagonista rappresentano diversi stati d'animo e momenti di vita che si fondono, con delicata ricchezza, in luoghi diversi. Da Siviglia, Toledo e Madrid alle accoglienti località di mare di Ares e Mugardos, ad A Coruña. Lì, una grande casa dall'architettura indiana, tipica della cittadina di Redes, concentra la maggior parte delle sequenze. E semmai la bellezza della costa della Galizia non fosse sufficiente, la storia si conclude tra i panorami mozzafiato delle strade di montagna di Panticosa, nel cuore dei Pirenei dell'Aragona.
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Paesaggi della sua nativa Ciudad Real, in Castiglia-La Mancia
Diversi film di Almodóvar hanno focalizzato l'attenzione su ambienti della Castiglia-La Mancia, la sua terra natia, ma è soprattutto Volver (2005) che rappresenta simbolicamente il ritorno a luoghi speciali della sua infanzia, come la Calzada de Calatrava, a Ciudad Real. La maestria nel narrare le emozioni umane, marchio inconfondibile del suo cinema, permea ogni istante di questa storia che, partendo dal cimitero di Granátula de Calatrava, è ambientata in altre città importanti della zona come Almagro. Una tappa obbligata è lo «Spazio Almodóvar» del Centro Culturale Rafael Serrano, dove sono esposti costumi cinematografici e oggetti personali di uno dei registi più ammirati al mondo. La scultura 'Encuadre Manchego' o il parco stesso in cui si trova, che porta anche il suo nome, sono altri tributi presenti a Calzada de Calatrava, il suo paese natale.Un'altra opzione interessante per cogliere il senso di questa scenografia così intima è seguire l'itinerario cinematografico che passa da tutte queste località per concludersi a Puertollano, nel cui auditorium si è tenuta la prima mondiale del già citato Volver, interpretato da alcune delle sue attrici iconiche: Penélope Cruz, Carmen Maura, Lola Dueñas o Blanca Portillo.