Questa porta imponente, molto preservata, fu la più importante delle mura medievali che proteggevano l'antico centro della città di Zamora, soprannominata "la ben cinta".
Le mura medievali di Zamora sono composte da tre recinti successivi (secc. XI-XIII). Al terzo (sec. XIII) appartiene questa porta di San Bartolomé (o di Zambranos o di Donna Urraca). L'aspetto esterno colpisce per la presenza di due imponenti torrioni quadrati, edificati in robusti blocchi di pietra, che affiancano il varco che si apre sotto un arco a tutto sesto continuo. È popolarmente conosciuta come Porta di Donna Urraca per una leggenda riportata nell'opera "Romancero del Cerco de Zamora". Il re Alfonso VI il Valoroso di León (1065-1109) aveva ceduto il governo della città di Zamora alla sorella più grande, donna Urraca. Qui la reggente aveva resistito per anni all'assedio (1072) stretto dall'altro fratello, il re Sancho II il Forte di Castiglia (1065-1072), con l'aiuto del Cid Campeador. Secondo il "Romancero", fu proprio da questa porta che Donna Urraca ordinò al Cid di abbandonare l'assedio.
Porta di Donna Urraca
Calle de San Bartolomé, s/n
49004 Zamora (della Castiglia e León)
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