Architettura mudéjar dell’Aragona
Aragona
Il capolavoro del mudéjar.
La convivenza e la simbiosi di tecniche e concezioni architettoniche derivate dalla contiguità delle culture ebraica, mussulmana e cristiana diedero vita ad un nuovo stile denominato mudéjar, che raggiunse la massima espressione nella città di Teruel.
Lo stile mudéjar, risultato della convivenza culturale di ebrei, mussulmani e cristiani, si impone come lo stile architettonico del XII secolo nella Penisola Iberica. È caratterizzato dall’uso del mattone come materiale principale. Il mudéjar non produsse forme nuove né strutture (come il gotico o il romanico), reinterpretò invece gli stili occidentali attraverso l’influsso mussulmano. Si considera che lo stile mudéjar sia nato a Toledo come adattamento di motivi architettonici e ornamentali (specialmente attraverso decorazioni in gesso e mattone). Si estese poi verso nord (León, Avila, Segovia, ecc.) dando vita al cosiddetto “romanico di mattoni”. Anche in altre città come Sahagún, Toro, Cuéllar, Arévalo e Madrigal de las Altas Torres si trovano importanti espressioni dell’arte mudéjar. Lo sviluppo massimo lo raggiunse in Aragona, specialmente a Teruel (ma anche a Saragozza, Utebo, Tauste, Daroca, Calatayud, ecc.). Durante i secoli XIII, XIV e XV nella città di Teruel furono erette le più imponenti torri dell’arte mudéjar, cambiando la fisionomia della città fino ai nostri giorni. Spiccano la torre della Cattedrale (1257), la torre della chiesa della Merced (tarda, del sec. XVI), la torre di San Martín (1315), la torre della chiesa di San Pedro (sec. XIV) e la torre della chiesa del Salvador (secoli XII-XIII). Il mudéjar di Teruel apporta una caratteristica innovativa producendo una fusione tra l’incipiente gotico e gli influssi mussulmani che si erano precedentemente sovrapposti al tardo romanico. Ne sono l’esempio più significativo queste torri a pianta quadrata e grande superficie decorate con maioliche e mattoni rossi.
Architettura mudéjar dell’Aragona
- (Aragona)
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