Parco Naturale della Baia di Cadice
Un crogiolo di ecosistemi
Nel parco confluiscono ecosistemi diversi come spiaggia, dune, lagune, paludi ed estuari, che invitano ad ammirare il paesaggio, la fauna avicola e la vegetazione di grande valore.
La baia si estende per circa cinque chilometri, tra Punta de San Felipe e il castello di Santa Catalina, nel Puerto di Santa María. L’insieme presenta zone dalle caratteristiche ambientali ben differenziate, e l’unione dei diversi habitat è uno degli elementi di valore a livello ecologico. La spiaggia di Levante e la zona costiera di dune che va da Cortadura alla Barrosa, così come le paludi di Sancti Petri, Trocadero e i Toruños sono tra le aree più interessanti. La zona delle saline, che occupa più di 5500 ettari, è un altra zona di gran valore, la cui utilizzazione risale all'epoca fenicia. Nei dintorni della baia si possono osservare boschetti di pino domestico. Nella zona di acque meno salmastre sono presenti aree di carici, tife e scirpi. Anche la vegetazione delle paludi è ricchissima e variegata. Il parco comprende le Aree Naturali dell’Isola di Trocadero (290,4 ha) e le Paludi di Sancti Petri (170 ha).
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Parco Naturale della Baia di Cadice
CA-33 (Ctra. de Andalucía)-Playa de Camposoto
Cadice (Andalusia)
Cadice (Andalusia):
- Cádiz
- Puerto Real
- San Fernando
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Cosa sapere
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Informazioni culturali
L’ambiente del parco comprende anche enormi ricchezze culturali, artistiche e monumentali. Tra le località che da sole meritano una visita: Puerto de Santa María, San Fernando, Puerto Real, Chiclana de la Frontera, e la stessa Cadice.
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Informazioni ambientali
Il valore più evidente del parco naturale sul piano ecologico è l’unione dei diversi ecosistemi inglobati. Si possono così scoprire diverse aree paludose e di estuari, un litorale di spiagge, l'area delle dune e l’isola di Trocadero. Tra la fauna avicola presente nella baia, si distinguono i fenicotteri, le spatole, e le importanti colonie di riproduzione di rondini di mare, avocette e cavalieri d’Italia. Le paludi e gli estuari sono ricchissimi di pesci e molluschi. Nelle pinete costiere si segnala un’importante presenza di camaleonti. La ricchezza della flora è incredibile, con specie vegetali come il Verbascum pseudocreticum, il Cynomorium coccineum e l’Halopeplis amplexicaulis.
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Informazioni visite
L’accesso migliore è offerto dalle strade A-IV e N-340, che lo collegano alle località costiere. A San Fernando, troviamo il centro visite (Cl. Coghen, 3) e un giardino botanico dedicato alla flora autoctona.
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