Cosa ti aspetta. Un “museo” all'aperto
Le sculture che scoprirai, sia nella pineta che nei pressi del bacino, misurano da uno a sei metri di altezza. Sono state realizzate dagli anni ‘90 a oggi (alcune hanno richiesto diversi anni di lavoro per la durezza della roccia) e sono una più sorprendente dell’altra. Potrai ammirare da una croce templare fino a differenti gnomi, un volto che evoca il genio Beethoven, personaggi che sembrano usciti da un libro di racconti come “Chemary” o figure spirituali come “Maitreya”.
Alcune sono impressionanti come quella di “Krishna”, con i suoi quattro metri di altezza per tre di larghezza. Altre sono inquietanti come “De Muerte”, un teschio che è l’unico a guardare verso il sorgere del sole, come se volesse rinascere. E altre sono piuttosto rilassanti come “Dama del Pantano”, un volto sereno di donna che sembra dorato al tramonto e che nei momenti di massima altezza del bacino arriva ad avere l’acqua ai piedi.
Un altro possibile percorso
Se non vuoi visitare solo questa zona, esiste un’alternativa di percorso più lungo. Si tratta del sentiero circolare PR-CU 46 di 14,5 chilometri. Comincia e finisce nella località di Buendía. Oltre a passare dalla Ruta de las Caras, si accede anche al belvedere della Peña de la Virgen, una torre di osservazione naturale da cui potrai godere di una bella vista del bacino di Buendía. Se ne hai voglia, puoi farlo anche in bicicletta.
"Una curiosità: il villaggio di Santa María de Poyos e le terme di La Isabela furono sommerse dalle acque del bacino."
Qualunque sia il percorso scelto, troverai piante aromatiche come il rosmarino, la salvia, il timo, la stocade e la lavanda e, con un po’ di fortuna, vedrai uccelli come le gru, gli aironi e il falco di palude.
L’area limitrofa
Visto che il percorso è di breve durata, puoi approfittarne per scoprire altri luoghi interessanti della zona. Per cominciare, puoi fare un giro nelle vie della località di Buendía, che presenta un interessante tracciato medievale. Se hai voglia di proseguire la giornata in mezzo alla natura, ti consigliamo il geopercorso nel canyon del fiume Guadiela (PR-CU 47) fino ad arrivare all’Eremo della Virgen de los Desamparados.E per immergerti nell’interessante passato di questa regione, esistono due luoghi che ti piaceranno. Da un lato, il sito di Ercávica, con i resti di un'antica città romana (vicino a Cañaveruelas, Cuenca). Dall'altro il Parco archeologico di Recópolis, che conserva tracce di quella che fu una delle città più importanti del regno dei Visigoti di Toledo (a Zorita de los Canes, Guadalajara).